Capezzolo introflesso o piatto: sintomi, rimedi e cause. Quando preoccuparsi?

Capezzolo introflesso o piatto: sintomi, rimedi e cause. Quando preoccuparsi?

Donna verifica capezzolo introflesso

Un capezzolo introflesso o piatto è un capezzolo che non sporge in modo normale dalla pelle del seno. In altre parole, il capezzolo è rivolto verso l’interno invece di verso l’esterno. Questa condizione può essere presente alla nascita oppure può svilupparsi in seguito a traumi, malattie o interventi chirurgici. A volte può anche essere una caratteristica congenita e non causare problemi di salute. Questa condizione è anche nota come capezzolo piatto o capezzolo retratto.

Capezzolo introflesso: cos’è e quali sono le cause più comuni

Un capezzolo introflesso è un capezzolo che non sporge in modo normale dalla pelle del seno. In altre parole, il capezzolo è rivolto verso l’interno invece di verso l’esterno.

Le cause comuni dell’introflessione del capezzolo possono essere:

  1. Fattori genetici: alcune persone possono avere una predisposizione genetica all’introflessione del capezzolo.
  2. Traumi al seno: un trauma al seno, come una lesione o un intervento chirurgico, può causare l’introflessione del capezzolo.
  3. Altri fattori: alcune malattie, come la malattia di Paget del seno, possono causare l’introflessione del capezzolo. Inoltre, alcune donne possono sviluppare questa condizione durante la gravidanza o l’allattamento.
  4. Malformazioni congenite: In alcuni casi, l’introflessione del capezzolo può essere una malformazione congenita.

In generale, l’introflessione del capezzolo può essere lieve o grave e può causare problemi di imbarazzo, difficoltà durante l’allattamento, o dolore al seno. In questi casi, è importante consultare un medico per valutare la situazione e decidere il trattamento più appropriato.

Retrazione del capezzolo congenita: chi riguarda?

La retrazione congenita riguarda circa il 10/20% delle donne e spesso è determinata da dotti galattofori ispessiti e corti.

Le cause di questa anomalia possono essere congenite o acquisite ed in questo caso dovute a tumori benigni o maligni.

  • Brevità duttale : ossia dotti galattofori troppo corti che trattengono il capezzolo e gli impediscono di uscire
  • Predisposizione congenita: presente sino dalla nascita che riguarda circa il 10/20% delle donne

Retrazione acquisita: a seguito di infiammazioni o infezioni tipo la mastite o per interventi chirurgici

-Neoplasie: l’introflessione può essere un segnale a cui prestare attenzione perché può segnalare un cancro al seno

Per effettuare una buona diagnosi bisogna praticare una visita senologica a cui può seguire una mammografia, un’ecografia o talvolta una risonanza magnetica. Se c’è il sospetto di una neoplasia si procederà con una biopsia.

La retrazione congenita del capezzolo riguarda le persone che nascono con un capezzolo introflesso o che sviluppano questa condizione durante la prima infanzia. La retrazione congenita del capezzolo può essere causata da una serie di fattori, tra cui malformazioni congenite, problemi di sviluppo del seno durante la gravidanza, o problemi di sviluppo del muscolo pettorale.

Retrazione del capezzolo: La classificazione in tre gradi

La retrazione congenita del capezzolo può essere classificata in base alla gravità della condizione. Ci sono tre gradi di retrazione congenita del capezzolo:

  1. Grado 1: il capezzolo è leggermente introflesso e può essere facilmente esteso manualmente.
  2. Grado 2: il capezzolo è moderatamente introflesso e può essere esteso manualmente con difficoltà.
  3. Grado 3: il capezzolo è gravemente introflesso e non può essere esteso manualmente.

È importante notare che la retrazione congenita del capezzolo può essere una condizione benigna, tuttavia se associata ad altri sintomi o se causa problemi estetici o funzionali è possibile valutare un trattamento adeguato.

I sintoni dell’introflessione

I sintomi della retrazione congenita del capezzolo possono variare a seconda della gravità della condizione. Tuttavia, alcuni sintomi comuni da tenere d’occhio sono:

  1. Capezzolo introflesso: il capezzolo è rivolto verso l’interno invece di verso l’esterno.
  2. Difficoltà a estendere il capezzolo: in alcuni casi, il capezzolo può essere difficile o impossibile da estendere manualmente.
  3. Dolore al seno: alcune persone con introflessione congenita del capezzolo possono avere dolore al seno o alla zona del capezzolo.
  4. Problemi di allattamento: alcune madri con retrazione congenita del capezzolo possono avere difficoltà a allattare il loro bambino a causa della posizione del capezzolo.
  5. Problemi estetici: alcune persone possono avere problemi estetici a causa dell’aspetto del loro capezzolo.

Quando preoccuparsi: come capire se hai il capezzolo introflesso

La retrazione acquisita può essere legata a infezioni o infiammazioni del seno a causa di interventi chirurgici, dopo l’allattamento, per l’invecchiamento o a causa di un tumore.

È sempre bene rivolgersi ad un medico esperto per accertare le cause.

Nei casi gravi l’intervento di mastoplastica correttiva è tra i rimedi privilegiati per riposizionare i capezzoli introflessi verso l’esterno per farli apparire di nuovo normali.

Come si svolge l’intervento chirurgico?

L’intervento chirurgico per correggere la retrazione congenita del capezzolo (o capezzolo introflesso) si chiama mamoplastica di allargamento del capezzolo (NAC). Ci sono diverse tecniche per eseguire questo intervento, ma tutte hanno lo scopo di estendere il capezzolo e migliorare la sua posizione.

  1. Tecnica di allargamento del capezzolo con innesto cutaneo: in questa tecnica, un pezzo di pelle viene prelevato dalla zona del capezzolo e usato per aumentare la lunghezza del capezzolo.
  2. Tecnica di allargamento del capezzolo con innesto di tessuto: in questa tecnica, un pezzo di tessuto viene prelevato da un’altra parte del corpo e utilizzato per aumentare la lunghezza del capezzolo.
  3. Tecnica di allargamento del capezzolo con protesi mammarie: in questa tecnica, una protesi mammaria viene utilizzata per aumentare la lunghezza del capezzolo.
  4. Tecnica di allargamento del capezzolo con innesto di tessuto cutaneo: in questa tecnica, un pezzo di tessuto cutaneo viene prelevato dalla zona del capezzolo e usato per aumentare la lunghezza del capezzolo.
  5. Tecnica di allargamento del capezzolo con innesto di tessuto muscolare: in questa tecnica, un pezzo di tessuto muscolare viene prelevato dalla zona del capezzolo e usato per aumentare la lunghezza del capezzolo.

In generale, l’intervento chirurgico per correggere la retrazione congenita del capezzolo viene eseguito in anestesia generale e dura da 1 a 2 ore. Dopo l’intervento, è necessario indossare un reggiseno di compressione per un certo periodo di tempo per aiutare a sostenere il seno e favorire la guarigione.

Capezzolo introflesso costo dell’intervento e durata

L’intervento generalmente è semplice e di breve durata.

Il costo dell’intervento varia a seconda della gravità dai 500 agli 800 euro.

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